domenica 26 febbraio 2012

Romania, programmi a favore degli imprenditori


Sono oltre 1.300 i giovani imprenditori che hanno ricevuto supporto finanziario lo scorso anno grazie ai programmi che il Governo romeno ha appositamente predisposto a loro favore. Gli aiuti vengono concessi tramite tre schemi di aiuto: 
Programma Mihail Kogalniceanu, Programma Start e Programma destinato ai giovani debuttanti negli affari. Tali programmi sono stati rifinanziati anche per il 2012 ed il budget complessivo previsto è di circa 100 milioni di lei (circa 23,6 milioni di euro).
Il “Programma MIHAIL KOGALNICEANU per le PMI” è un programma multi annuale attivo nel periodo 2011-2013 che ha l’obiettivo di incoraggiare e stimolare la costituzione e sviluppo delle PMI. Il Programma consiste nella concessione di un tasso d’interesse parzialmente sovvenzionato per un credito di al massimo 125.000 lei/PMI/anno ed un’eventuale emissione di una garanzia dello stato sullo stesso. case appartamenti in Romania
Il Programma offre a qualsiasi imprenditore la possibilità di sovvenzionare fino al 70% gli interessi dei prestiti contratti, ma non più del 6,5% l’anno ed emettere una garanzia per un ammontare massimo dell'80% del valore credito, ma non superiore ai 100.000 lei.
Il periodo massimo per il rimborso dei crediti a tasso sovvenzionato e della eventuale garanzia è di massimo 1 (uno) anno dalla data della concessione. immobili in RomaniaDal lancio del programma ad oggi sono state valutate oltre 3.400 domande, di cui 2.694 sono state approvate dall’Agenzia per l’Implementazione dei Progetti e dei Programmi per le PMI.
Gli altri due schemi sono destinati in particolare ai giovani imprenditori. consulente n Romania
Il “PROGRAMMA START” ha come obiettivo lo sviluppo delle competenze imprenditoriali ed il sostegno all’accesso ai crediti di finanziamento. Le microimprese/PMI con attività inferiore a due anni possono ottenere un finanziamento a fondo perduto fino ad un massimo del 70% delle spese eleggibili, ma non superiore ai 100.000 lei.
Tramite il “PROGRAMMA PER I GIOVANI DEBUTTANTI NEGLI AFFARI” il richiedente, di età non superiore a 35 anni, può ottenere un contributo a fondo perduto massimo del 50% dal valore totale delle spese eleggibili, ma non superiore ai 10.000 euro, garanzie pari all’80% dal valore del credito ed esonero dal pagamento delle tasse di registrazione della società e dei contributi per le assicurazioni sociali per un massimo 4 dipendenti. Il beneficiario ha l’obbligo di assumere almeno due dipendenti. delocalizzazione Romania
Condizioni comuni di eleggibilità delle PMI per i tre programmi: la società non deve essere in procedura di insolvenza; non deve essere stata emessa alcuna decisione di recupero per aiuti di Stato ottenuti in precedenza; non deve essere in difficoltà (come definito dalla Comunicazione della Commissione GUCE C 244/2 del 1 ottobre 2004 “Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà”); non deve essere in litigio con il Ministero delle Finanze o con il Ministero dell’Economia o con l’Istituto di Credito da cui desidera ricevere il prestito; non deve aver beneficiato, nell’arco degli ultimi 3 anni fiscali, di aiuti “de minimis”, incluso l’aiuto concesso tramite uno dei programmi sopramenzionati, e che l’ammontare dell’aiuto non deve superare l’equivalente in lei di 
200.000 euro e 100.000 euro nel caso delle attività nel settore trasporti. (ICE BUCAREST)

venerdì 24 febbraio 2012

Vor fi începute proiecte imobiliare noi în 2012? Toate depind de preînchirieri. Sunt mai multe negocieri în curs


Autor: Cristi Moga



Anul 2012 a început pentru piaţa imobiliară cu mai multe necunoscute decât certitudini, dovadă că nici consultanţii nu mai dau verdicte precise cu privire la proiectele noi la care vor începe lucrările în acest an.
Lanţul de dezvoltare a unui proiect este deocamdată întrerupt: dezvoltatorii de clădiri de birouri au dificultăţi în semnarea unor precontracte cu chiriaşii, motiv pentru care băncile refuză să îi finanţeze, nedorind să-şi asume riscuri.
Vor fi începute noi proiecte anul acesta? "Toate proiectele noi depind de preînchirieri. Sunt mai multe negocieri în curs", spune Răzvan Iorgu, managing director al firmei de consultanţă CB Richard Ellis, cel mai mare jucător de pe piaţa de profil.
Piaţa imobiliară din România a fost în ultimii ani mai mult un cerc închis, în care tranzacţiile au fost realizate în special de către retaileri sau companii cu o prezenţă de durată pe piaţă (NEPI, Immofinanz, GTC, Portland Trust, Argo), care la rândul lor vor avea probabil dificultăţi când vor dori să realizeze un exit.
Există şi alţi investitori imobiliari interesaţi de piaţa locală?
"Sunt doi-trei dezvoltatori care vor să cumpere terenuri, în special în apropierea staţiilor de metrou din Bucureşti. Ne aşteptăm să nu existe un nou boom, ci o creştere constantă a volumului de tranzacţii, într-o piaţă mai puţin volatilă, ca urmare a dezvoltării infrastructurii şi datorită maturizării pieţei de închiriere", spune britanicul James Heyworth Dunne(FOTO), head of capital markets al CB Richard Ellis România.
Dunne, 33 de ani, s-a alăturat biroului din Bucureşti al CB Richard Ellis în luna iulie a anului trecut, după şapte ani petrecuţi în CBRE Londra şi o experienţă de circa un an în cadrul unui dezvoltator imobiliar britanic.
România ar putea deveni interesantă datorită diferenţelor importante între randamentele ce pot fi obţinute la Bucureşti faţă de Varşovia, spre exemplu, dar şi datorită datelor macro.
"Stabilitatea cursului leu-euro, spre deosebire de zlotul polonez sau forintul din Ungaria, scăderea inflaţiei şi a şomajului, acestea sunt date la care investitorii se uită în prezent. Finanţarea rămâne însă în continuare marea problemă. Dacă pentru un proiect realizat există o finanţare în curs la un cost bun, aceasta ar putea scădea randamentul acceptat de cumpărător", mai spune britanicul.
Până la intrarea unor noi jucători în piaţa imobiliară, investitorii prezenţi încearcă să dea o întrebuinţare terenurilor cumpărate în anii de boom, care poate fi diferită de planurile iniţiale.
"Sunt dezvoltatori de proiecte rezidenţiale care se gândesc să facă proiecte de hoteluri, în special companii care au obţinut un Plan Urbanistic Zonal pentru acele terenuri şi vor să construiască ceva pe ele. Un asemenea proiect ar putea fi dezvoltat în apropierea Pieţei Unirii, unde un operator hotelier doreşte să colaboreze cu un proprietar de teren", a mai declarat reprezentantul CB Richard Ellis.
Compania americană este unul dintre cei mai mari jucători de pe piaţa de consultanţă imobiliară, unde competiţia se dă între firme globale sau afiliate unor grupuri internaţionale precum DTZ, Colliers, Jones Lang LaSalle, Knight Frank, Cushman & Wakefield sau BNP Paribas Real Estate.

mercoledì 22 febbraio 2012

Italiani all'estero, Lo sviluppo del Gruppo Tecnocasa in Polonia


Italiani all'estero, Lo sviluppo del Gruppo Tecnocasa in Polonia

l Gruppo Tecnocasa, leader in Europa con oltre 3.500 agenzie affiliate in Italia e all’estero (Spagna, Messico, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Francia, Romania, Tunisia e Thailandia), consolida la propria presenza sul mercato della Polonia. consulenza romania
Infatti in Polonia la strategia di crescita prosegue in modo positivo ed efficace con 14 agenzie con marchio Tecnocasa e 1 ufficio Kìron.
Sono oltre 65 le persone in forza nelle agenzie in Polonia, preparate e formate per svolgere al meglio la professione di agente immobiliare. Si tratta di giovani che hanno deciso di far parte del Gruppo Tecnocasa anche per concretizzare il sogno di costruire un futuro migliore, impegnandosi a fondo per dar vita ad un progetto imprenditoriale di grande respiro. costituzione societa in romania
“Prosegue il piano di sviluppo del Gruppo Tecnocasa all’estero – afferma Antonio Pasca, Presidente Tecnocasa Franchising Spa – che ci vede sempre più coinvolti in una crescita internazionale, forte della conferma che la formula Tecnocasa, ormai collaudata nel tempo, è di successo. Lo sviluppo internazionale è un obiettivo perseguito con determinazione al pari della qualità del servizio al cliente. Siamo orgogliosi di mettere a disposizione, anche dei colleghi che operano all’estero, un metodo operativo collaudato da 25 anni di attività sicuri che ci rappresenteranno nel migliore dei modi”. investimenti estero
Il format delle agenzie Tecnocasa all’estero, così come il metodo, è lo stesso delle agenzie italiane. Analogamente a quanto succede in Italia gli affiliati sono persone che prima di aprire un ufficio lavorano ricoprendo tutti i ruoli a partire da collaboratore commerciale. La crescita avviene quindi all’interno della rete, così come in Italia, e prevede un percorso formativo permanente dedicato a tutti i risvolti della professione, nonché alle figure che compongono l’agenzia. Essendo un franchising, quasi tutta l’attività é già codificata da un metodo operativo che non solo interviene sugli aspetti operativi dell’agenzia affiliata, ma costituisce anche un codice di comportamento e di immagine che vale per tutti i componenti della rete. impresa edile piemonte
“Circa 9 anni fa siamo partiti dalla città di Cracovia in sei – dichiara Gianni Scaccianoce, Responsabile Sviluppo Gruppo Tecnocasa in Polonia – con lo scopo di esportare il marchio Tecnocasa ed il nostro metodo anche in questa nazione. Abbiamo sviluppato la rete applicando alla lettera il nostro manuale operativo.immobiliare romania Siamo partiti da quartieri periferici per poi coprire la città. Attualmente Tecnocasa è il primo franchising immobiliare nella Regione con capoluogo Cracovia. Il nostro obiettivo è quello di continuare lo sviluppo in Polonia per rafforzare ancora di più la presenza del nostro marchio e creare opportunità di lavoro per i giovani che si vogliono avvicinare alla professione di agente immobiliare”. 
rifacimento tetti torino

mercoledì 15 febbraio 2012

L’Italia è il secondo partner commerciale

Gli imprenditori italiani sono stati tra i primi ad intravedere le opportunità apertesi in seguito alla rivoluzione del 1989, nel momento in cui il Paese si è aperto al libero mercato. I primi investimenti italiani in Romania hanno prevalentemente riguardato settori “labour intensive” e comportato la delocalizzazione di parte della produzione e lo sviluppo di tipologie di lavorazione per conto terzi di materie prime o semilavorati provenienti dall’Italia. Con l’adesione della Romania all’Unione europea sono aumentati gli investimenti strutturali finalizzati a rafforzare la presenza nel Paese. 
capannoni  in Romania
Gli imprenditori italiani hanno iniziato a costituire joint ventures o a stipulare contratti con produttori locali per la fornitura e l’assemblaggio di parti meccaniche o di beni strumentali e alcuni grandi gruppi italiani hanno realizzato investimenti per la produzione di beni e lo sviluppo delle infrastrutture. 
impresa edile Torino
Parallelamente si sono sviluppati gli investimenti nel settore dei servizi. Nei primi 10 mesi del 2011 l’Italia si è confermata essere il secondo partner commerciale della Romania, dopo la Germania, con una quota sul totale interscambio rumeno pari al 12,14% (12,97% del totale export e l’11,44% del totale import). 
consulenza in Romania
In poco più di un anno numerosi contratti sono stati assegnati ad aziende italiane nel settore delle infrastrutture per un totale stimabile di circa 1,5 miliardi di euro. Il settore energetico racchiude buone opportunità in quanto è considerato strategico dalle stesse autorità rumene. Le aziende maggiormente interessate sono quelle che forniscono materiali, impianti e sistemi energetici. Da segnalare il sempre maggiore interesse per le energie rinnovabili anche da parte degli ambienti governativi che puntano alla sicurezza e alla diversificazione delle fonti di approvvigionamenti. Ma il grosso affare dell’immediato futuro è il raddoppio della centrale nucleare di Crna Voda costruito dall’Ansaldo che ora è di nuovo in corsa per una commessada 1,5 miliardi di euro. Parallelamente allo sviluppo del Paese sono aumentati i consumi privati. Ciò risulta particolarmente evidente nel settore auto, nell’abbigliamento, 
nell’arredamento e nell’agro-alimentare, settori in cui l’Italia rappresenta uno Il palazzo di Ceausescu oggi sede del Parlamento rumeno degli attoripiùattivi. (m.man.)
costituzione societa Romania

martedì 14 febbraio 2012

Compania care detine Empire State Building vrea pe Bursa

Publicat: 14 feb 2012 | Sursa: Business24 | Numar afişări: 119



Compania care controleaza Empire State Building intentioneaza sa stranga cel mult 1 miliard de dolari, intr-o oferta publica intitala, transformand celebrul zgarie-nori din Manhattan intr-o oportunitate pentru investitii imobiliare.
sursa: business24.roEmpire State Realty Trust Inc. va lista actiuni pe piata bursiera din New York, se arata intr-un comunicat al Comisiei Valorilor Mobiliare preluat de Bloomberg.real estate romania
Compania intentioneaza sa consolideze un grup de companii imobiliare, care sa formeze Real Estate Investment Trust, parte din licitatia publica initiala.
O oferta publica initiala le-ar permite investitorilor posibilitatea de a detine o parte din cea mai faimoasa cladire din New York.
Preturilor proprietatilor din Midtown Manhattan au crescut cu 87%, comparativ cu jumatatea anului 2009, arata un raport Green Street Advisor Inc.

sabato 11 febbraio 2012

Auchan demareaza primele proiecte proprii in Romania!


Immochan, sau divizia imobiliara a retelei franceze Auchan, a intrat deja pe piata romaneasca, dezvoltand primele doua proiecte-centre comerciale proprii, situate in cartierele bucurestene Giulesti si Ghencea.
Cele doua proiecte vizeaza deschiderea unor galerii comerciale, care sa cuprinda, pe langa hipermarketurile proprii, Auchan, si spatii destinate altor magazine. Proiectul din Giulesti, de exemplu, va avea peste 2.000 de metri patrati disponibili la inchiriere, magazinul Auchan ocupand in cadrul galeriei circa 5.000 de metri patrati. Galeria comerciala din cartierul Ghencea va fi mult mai mare, acolo hipermarketul va avea 11.200 de metri patrati, iar spatiul disponibil spre inchiriere va avea o capacitate de 100 de magazine.
“Odata cu numirea lui Tatian Diaconu, franco-romanul care a contribuit la lansarea Decathlon in Romania, ulterior ocupandu-se de expansiunea Bricostore in Europa Centrala si de Est(Ungaria, Romania, Croatia) in functia de director imobiliar al Immochan si a lui David Rosseel, director comercial, ne inscriem in strategia noastra de dezvoltare pe termen lung si de proximitate in Europa de Est, in mod particular in Romania”, a declarat Eric Deleplanque, directorul general al Immochan.
Pe de alta parte, proaspatul director imobiliar, Tatian Diaconu, a declarat, la randul sau: “Segmentul comercial al pietii imobiliare din Romania este in plina transformare, in concordanta cu evolutia continua a Romaniei, intr-un context economic complex, cu clienti pasionati de shopping si exigenti”.
Immochan, divizia imobiliara a grupului Auchan, gestioneaza in prezent 320 de centre comerciale in 12 tari, ocupand intre primele locuri in Europa in calitate de investitor si proprietar de centre comerciale. In 2010-2011, a deschis 20 de noi galerii comerciale, avand in prezent peste 1,8 milioane de metri patrati de spatii comerciale.
Sursa: Capital
Echipa Blitz Imobiliare, moderator Leonard M.

venerdì 10 febbraio 2012

Italiani nel mondo, Opportunità d’investimento in Romania per imprese tricolori

Un convegno a cui parteciperanno, fra gli altri, l’ambasciatore italiano a Bucarest, Mario Cospito, il sottosegretario agli Esteri rumeno, Bogdan Aurescu, il deputato e presidente di Fareitalia, Adolfo Urso, e il presidente di Confindustria Romania, Luca Serena.


Capannoni Romania

Domani, 8 febbraio, a Bucarest si terrà il 'Convegno sulla strategia del Danubio’, un appuntamento patrocinato dall'ambasciata italiana e sostenuto dal ministero degli Esteri di Bucarest,  promosso dalla Camera di Commercio italiana nel Paese dell’Europa dell’Est e da Confindustria Romania. All’evento parteciperanno rappresentanti istituzionali e del mondo imprenditoriale di Italia e Romania, per discutere insieme sulle diverse opportunità di investimento nel Paese. Fra gli altri, ci saranno anche l’ambasciatore italiano a Bucarest, Mario Cospito, il sottosegretario agli Esteri rumeno, Bogdan Aurescu, il deputato e presidente di Fareitalia, Adolfo Urso, e il presidente di Confindustria Romania, Luca Serena.
La Romania, insomma, si propone come fulcro per lo sviluppo economico e sociale dell'area danubiana: il convegno punta proprio ad individuare progetti di sviluppo della Romania in settori come i trasporti, l'energia, la tutela ambientale e il turismo, tutti pilastri della "Strategia Ue per la regione del Danubio".

Sviluppo. Accordo fra camere di commercio di Italia e Romania

Sviluppo. Accordo fra camere di commercio di Italia e Romania  

http://www.agopress.info

Promozione dei rapporti commerciali bilaterali e degli investimenti, sostegno alle istituzioni rumene per l’adozione delle best-practices del sistema camerale italiano in tema di semplificazione, con particolare attenzione alla tenuta del Registro informatico delle imprese. Questi i temi principali al centro dell’incontro svoltosi oggi a Bucarest tra il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, e il presidente della Camera di commercio e Industria della Romania, Mihail Vlasov.
Durante l’incontro le parti hanno espresso una forte volontà di promuovere i rapporti commerciali e di investimento bilaterali. Il presidente Vlasov ha espresso l’interesse di poter effettuare due visite presso Unioncamere nel corso del 2012, delle quali una con carattere di rappresentanza istituzionale, corredata da un’agenda d’incontri con i principali rappresentanti delle istituzioni economiche e del mondo imprenditoriale italiano. La seconda visita avrà al centro il tema del trasferimento al sistema camerale rumeno delle best practices maturate dalle Camere di comemrcio italiane per quanto riguarda le modalità di gestione del Registro delle imprese. Dardanello ha offerto tutto il supporto necessario per entrambe le iniziative. Le parti hanno anche valutato la futura espansione della presenza imprenditoriale italiana in Romania, nonché le opportunità di favorire l’importazione dei prodotti made in Romania in Italia.