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Al percorso di riorganizzazione industriale di Pirelli & C. si è affiancato un cambiamento nella struttura dell'azionariato. Nel 2009 gli investitori istituzionali esteri erano infatti al 30% oggi sono il 70%, ha evidenziato il presidente, Marco Tronchetti Provera, nell'aprire l'assemblea degli azionisti (presente il 68,94% del capitale) convocata per l'approvazione del bilancio, per nominare tre componenti del cda (Camfin ha proposto la nomina di Jean Paul Fitoussi, Carlo Salvatori e Luca Rovati) e/o a ridurre il numero dei componenti del consiglio.
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Non ci sono variazioni nella mappa degli azionisti rilevanti dove Marco Tronchetti Provera controlla la società attraverso Camfin con il 26,19%. Nel cambio della struttura dell'azionariato, il presidente di Pirelli ha sottolineato l'importanza che siano investitori a lungo termine ad aver dato fiducia al gruppo.
Per quanto riguarda invece le strategie che hanno permesso a Pirelli di contrastare la crisi globale, Tronchetti ha ricordato la diminuzione del peso dell'Europa sul fatturato globale dal 50% al 33%, un trend che rappresenta un cambiamento strutturale a cui sono legati gli investimenti sostenuti in Romania, Usa e Cina, e lo "sforzo organizzativo enorme, conquistando nuovi mercati ed esportando prodotti tecnologicamente avanzati''.
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Da Bruxelles l'Eurostat ha disegnato il quadro relativo alla produzione industriale dell'Unione. Piuttosto negativo il ritratto annuale emerso dove spicca il pessimo dato dell'Italia, il peggiore tra le grandi economie continentali, con una flessione del settore crollata del 5,2% rispetto a marzo del 2012. Giù anche Germania (-1,5%) e Francia (-1,6%). Nell'insieme dell' Eurozona il calo è stato dell'1,7% (-1,1% nella Ue a 27). In controtendenza le forti crescite annuali fatte registrare in Olanda (+11,1%) e paesi baltici.
NEL MESE DI MARZO L'INDUSTRIA UE CRESCIUTA DEL +1,0%. Nel solo mese di marzo 2013 comunque il saldo europeo sulla produzione industriale è stato invece positivo, facendo segnare un balzo del +1,0% rispetto a febbraio. Nella Ue a 27 è cresciuta dello 0,9%. Aumenti oltre la media per Germania (+1,7%), Spagna (+2,1%), Finlandia (+3,8%), Olanda (+4,5%) e Portogallo (+5,3%). Giù Italia (-0,8%) e Francia (-0,9%).
IN AUMENTO SOLO LA PRODUZIONE DI ENERGIA: +9,2%. Nell'Eurozona in dodici mesi è aumentata solo la produzione di energia (+9,2%), mentre sono calati quelle di beni intermedi (-4,6%), di beni di consumo tanto durevoli (-2,2%) quanto non durevoli (-3,1%) e di beni di investimento (-3,1%). Secondo Eurostat l'indice della produzione industriale italiana, corretta dalle variazioni stagionali (fatta base 100 nel 2010), a marzo scorso è stato pari a 91,3 (92,0 a febbraio 2013). In Germania è a 105,6 (1'3,8 nel mese precedente), in Francia è a 97,1. Nell'Eurozona il valore di marzo è 100,1. Prendendo in considerazione l'insieme della Ue a 27, presentano valori superiori a 100, praticamente tutti i paesi dell'Est e del Nord Europa nonché Malta: Austria (105,8) Bulgaria (103,0), Repubblica Ceca (104,0), Danimarca (101,0), Estonia (125,3), Germania (105,6), Lettonia (111,3), Lituania (117,5), Malta (106,9), Polonia (107,7), Romania (115,0), Slovacchia (115,5), Svezia (103,0), Ungheria (103,2).
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Anche i primi tre mesi del 2013 "hanno mostrato ancora una crescita. Siamo stati gli unici fra i grandi player a continuare a crescere", ha aggiunto. Quanto alla definizione del piano industriale quinquennale è stata posticipata a novembre perché "vogliamo capire meglio il futuro dell'Europa e la sua capacità di crescita e per fornire al mercato una visione più chiara possibile", ha spiegato ancora il presidente secondo cui il futuro di Pirelli è basato sul prodotto e sugli investimenti in tecnologia.
In quest'ottica Tronchetti Provera intende costruire un team di manager che gestisca in futuro il gruppo e ne garantisca la crescita. "Mi dovrete sopportare ancora per qualche anno", ha detto scherzosamente agli azionisti in assemblea, "ma lavorerò per questo. La più grande soddisfazione per un imprenditore è lasciare un'azienda e vederla volare".
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Alla vigilia dell'assemblea dei soci di Camfin Tronchetti Provera ha poi speso qualche parola sulla holding di controllo e sul lungo braccio di ferro con la famiglia Malacalza che negli ultimi mesi è avvenuto a monte della catena di controllo del gruppo. "Se ne parlerà domani, ma non succederà nulla che riguardi Pirelli", ha detto il top manager, assicurando che la governance di Pirelli resterà quella che è "qualsiasi cosa succeda tra gli azionisti" A, B o C e che la Bicocca "non ha bisogno di patti complessi".
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Pirelli non ha invece alcuna intenzione di tornare a rivestire un ruolo attivo di gestione in Prelios, l'ex Pirelli Real Estate che recentemente è stata oggetto di un piano di ristrutturazione che l'ha portata sotto il controllo della Feidos di Massimo Caputi. "Stiamo valutando di inserire le partecipazioni" che deriveranno dalla conversione di strumenti finanziari in titoli Prelios "in vincoli societari appositi", ha affermato il numero uno della Bicocca. L'obiettivo è dare appunto "un segnale chiaro che non siamo interessati a tornare ad avere un ruolo di gestione" nell'ex braccio immobiliare dell'azienda.
Augurandosi che il piano di Rcs si sviluppi in modo adeguato: "il nostro contributo come soci è quello di cercare di stimolare a fare rapidamente quella riorganizzazione che va nella direzione di recupero della competitività dell'azienda che opera in un settore molto difficile", Tronchetti Provera ha difeso infine l'investimento in Mediobanca: non è significativo per il bilancio Pirelli, comporta un legame utile per la società ed è una partecipazione storica.
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A Piazza Affari il titolo Pirelli sale contro corrente dello 0,92% a quota 8,78 euro anche perché Tronchetti Provera ha confermato la politica dei dividendi che oggi vede un pay out pari al 40% dell'utile consolidato. "E' importante agire allineati con le best practice, se ci saranno situazioni diverse nella generazione di cassa potrà variare ma cerchiamo di fare quello che gran parte del mercato ritiene fair", ha detto il presidente.Delocalizzazione in Romania
Inoltre ha confermato che ci sono le condizioni per un rinnovo nei prossimi mesi dell'accordo di fornitura di pneumatici Pirelli alla Formula 1. L'accordo è in scadenza alla fine del 2013, ma il top manager ritiene di poter rinnovare in tempi ragionevoli un accordo che produca risultati importanti per la ricerca sui prodotti e sui materiali per gli pneumatici stradali. "Non ci vorrà ancora molto, credo che nei prossimi mesi ci sarà qualche novità".
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