martedì 25 marzo 2014

Tarife de criză: case de 100 mp la preţ de garsonieră Citiţi mai mult: Tarife de criză: case de 100 mp la preţ de garsonieră

În 2013, România a fost pe primul loc în rândul a 42 de ţări din întreaga lume, din punctul de vedere al scăderii preţurilor la imobiliare, potrivit unui studiu realizat de globalpropertyguide.com. agentie imobiliare 

Locuinţele din România s-au ieftinit cu peste 10%, în 2013, procent ce se adaugă scăderilor din anii anteriori. În prezent, tarifele au ajuns la un nivel care, cel puţin în criză, era greu de imaginat. Potrivit ofertei târgului imobiliar Project Expo, derulat zilele trecute în Bucureşti, preţurile unor locuinţe ieftine cu spaţii confortabile pornesc de la mai puţin de 20.000 de euro şi nu urcă mult peste 40.000 de euro. vlie de lux la vanzare
Astfel, o garsonieră într- un imobil nou costă numai 16.000 de euro, în timp ce în oferta unei firme de construcţii se află case pe schelet metalic, la un preţ de 30.000 de euro, suprafaţa desfăşurată fiind de 105 metri pătraţi. Cei care doresc o astfel de casă trebuie să deţină terenul. Numai 23.000 de euro este preţul unei garsoniere de 31 de metri pătraţi gata mobilată, în timp ce un apartament complet mobilat cu două camere se vinde cu circa 41.000 de euro (50 mp). case chirie bihor
Modalităţile de plată sunt diverse. Cea mai inedită dintre acestea este plata unui avans de 50%, urmând ca restul banilor să fie achitaţi peste 3-4 ani, în funcţie de contract. În Capitală, zonele cu cele mai ieftine ansambluri rezidenţiale noi sunt Berceni, Brâncoveanu, Olteniţei, Metalurgiei, Popeşti – Leordeni.

giovedì 20 marzo 2014

L’INFN sbarca in Romania

i chiama ELI-NP (Extreme Light Infrastructure – Nuclear Physics), è una sorgente di raggi gamma e verrà costruita in Romania. A realizzare questa infrastruttura che sarà utile sia alla ricerca di base che applicata, un consorzio, EuroGammaS, guidato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
accordoinfnromaniaSi chiama ELI-NP (Extreme Light Infrastructure – Nuclear Physics), è una sorgente di raggi gamma e verrà costruita in Romania, ad un costo di 66.8 milioni di Euro. Interamente finanziati dall’Unione Europea. A realizzare questa infrastruttura che sarà utile sia alla ricerca di base che applicata, un consorzio, EuroGammaS, guidato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
E proprio presso la sede dell’INFN a Roma è stato firmato l’accordo, presente il Presidente dell’INFN, Fernando Ferroni e Victor Zamfir, direttore generale del centro di ricerca IFIN-HH, a Magurele, dove sarà realizzata la sorgente. Il progetto ELI-NP ha un costo complessivo di 300 milioni di Euro, in parte finanziato dalla UE e in parte dal governo rumeno e prevede la costruzione di due laser, oltre alle infrastrutture di servizio. ELI-NP è poi parte di un progetto più ampio, ELI, che prevede la realizzazione di strutture dedicate allo studio delle sorgenti secondarie a Dolni Brezany, nei pressi di Praga, e degli impulsi ad attosecondi a Szeged, in Ungheria. aprire  ditta in Romania
Il consorzio EuroGammaS vede la partecipazione  dell’Università di Roma La Sapienza, degli istituti scientifici francese, CNRS e inglese STFC, oltre a numerose aziende italiane ed europee. capannoni in Romania in affitto
“È una soddisfazione enorme aver avuto questo contratto”, ha commentato Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “Lo sviluppo di acceleratori alla frontiera della tecnologia, come SPARC ai Laboratori Nazionali di Frascati, ci ha reso leader in questo campo, – prosegue Ferroni – e il fatto che questo consorzio di prestigiosi enti di ricerca e importanti aziende sia guidato dall’INFN è un riconoscimento tangibile di questa capacità dell’Ente di produrre innovazione e di essere tra i protagonisti mondiali di questa scienza”. terreni in Romania
Il progetto però mostra anche la vivacità di un’area geografica, quella dell’Europa dell’Est appena oltre il mare Adriatico: “C’è un grande fermento – sottolinea Fernando Ferroni – nell’est Europa che sta realizzando infrastrutture scientifiche importanti a dimostrazione di un grande interesse per la scienza di questi paesi. Ma va sottolineato – aggiunge il presidente dell’INFN – come la Romania abbia deciso di utilizzare i fondi europei per realizzare questo importante progetto scientifico, invece di dedicarli, come sarebbe apparso più ovvio, alla realizzazione di infrastrutture sociali che sicuramente servono. E’ una visione del futuro dalla quale dobbiamo forse imparare”.